I libri che abbiamo letto che parlano di Millennials
La lista
Americanah – Chimamanda N’gozi Adichie
È stata per noi la prima lettura di questo filone. Anche se Chimamanda N’gozi Adichie non fa parte della generazione Millennials, in questo libro veicola molti dei temi che ci hanno poi affascinato: l’incontro/scontro tra culture, la sensazione di sentirsi sempre fuori posto, il precariato sia lavorativo che sentimentale…
Persone Normali e Parlarne tra amici – Sally Rooney
Sally Rooney è senza dubbio l’autrice di riferimento per la sua (nostra) generazione. I suoi personaggi sono sempre “persone normali” che si muovono tra Dublino e l’Irlanda rurale. Lei stessa definisce i suoi romanzi “marxisti” perché indagano il modo in cui le persone interagiscono tra di loro in base al loro ruolo e alla loro classe sociale.
Abbiamo parlato dei suoi libri in questa IGTV
Tempi eccitanti – Naoise Dolan
La ventiduenne irlandese Ava si trasferisce ad Hong Kong per insegnare inglese. Lì conosce Julian, brillante banchiere, e Edith, che si sta lanciando nella carriera legale. Il loro triangolo amoroso ci racconta una storia di crescita e di decisioni in cui i profili social e messaggi mai inviati hanno un ruolo fondamentale. La prosa di Naoise Dolan si distingue per lo humor cinico e incisivo.
Abbiamo parlato di questo libro qui
Acqua salata – Jessica Andrews
Appena laureata Lucy si trasferisce da Londra in Irlanda, nel Donegal, nella vecchia casa del nonno. Lì, tra il vento e il mare, cerca di ritrovare un equilibrio. Tramite frammenti che ci trasportano avanti e indietro nel tempo scopriamo la storia di Lucy: il rapporto profondo con la madre, gli eccessi londinesi, gli amori falliti. Con linguaggio poetico ed evocativo, è un libro che ci parla di desideri, radici, dolore e ripartenze.
Atti di sottomissione – Megan Nolan
Atti di sottomissione lascia spazio al dolore, all’ossessione, all’angoscia, all’errore, alle scelte deliberatamente sbagliate. Megan Nolan mette in crisi il ruolo della donna forte, che riesce ad autodeterminarsi, ad amare il proprio corpo e a essere padrona del proprio desiderio. La sua protagonista è fragile, volubile, racconta le proprie debolezze senza cadere nell’autocommiserazione. Sfida continuamente il nostro voler dare un nome alle cose. È sottomessa? È alcolizzata? È autolesionista? Rientra in tutte le categorie e allo stesso tempo ne sfugge. Abbiamo parlato di questo libro qui
Chimica – Weike Wang
Fatto di capitoli brevi o brevissimi, sprazzi sulla vita della protagonista che entra in crisi al momento di diventare adulta. Eric, il suo compagno da quattro anni le chiede di sposarlo, ma lei rimanda; le basterebbe poco per finire il dottorato in chimica, ma non si sente all’altezza. A complicare il tutto ci sono i genitori, immigrati cinesi per cui lo studio e il successo sono condizione fondamentale per amare la figlia. È un romanzo sull’identità, sull’amore, sulla lingua, sulla famiglia, sull’educazione, sui sogni. E su cosa succede quando tutti questi vanno in pezzi.
Abbiamo parlato di questo libro qui.
Le divoratrici – Lara Williams
Un gruppo di donne decide di trovarsi periodicamente a cena. Affitta una sala, decide un tema, si veste e cucina di conseguenza. La cena però non è un pasto normale, è un Supper Club dove tutto è concesso. Le partecipanti possono mangiare con le mani, sporcarsi, spogliarsi, ballare, urlare, sballarsi, raccontarsi i propri segreti. Che cosa c’è di più sovversivo per una donna? Il punto forte del libro è la descrizione del cibo che diventa trasfigurazione di erotismo e carnalità. Vale la pena di leggerlo per l’originalità con qui tratta questo aspetto e le risonanze etiche del tema.
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Queenie – Candice Carty-Williams
Queenie è l’unica ragazza di colore in un giornale londinese zeppo di gente con la puzza sotto il naso. La sua vita – sentimentale e lavorativa – crolla dopo essere stata lasciata dal fidanzato bianco. Un libro davvero molto bello e genuino, che ci pone di fronte a un interrogativo importante: qual è il confine tra libertà di eccedere e autodistruzione? La differenza principale che si trova qui e in altri libri non emerge in questo modo è che quando non riesci a uscirne da sola – perdonate la banalizzazione dovuta alla necessità di sintesi – ci si può far aiutare e infatti qui abbiamo un percorso di terapia con un professionista.
Chiaroscuro – Raven Leilani
Romanzo di esordio, molto acclamato nel mondo angloamericano. Edith giovane afroamericana inizia a frequentare Eric, quarantenne bianco benestante sposato. Quando Edith perde il lavoro, Rebecca la moglie di Eric, la invita a vivere a casa loro, dando così inizio a una convivenza sui generis. A casa con loro vive la figlia adottiva, dodicenne nera in un mondo di bianchi. Si concentra sul tema del corpo vissuto come problematico e sbagliato, la discriminazione verso gli afroamericani, le differenze di classe.
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Sotto cieli rossi – Karoline Kan
Lo dice già il sottotitolo, questo è un diario di una millennials cinese. Libro di esordio, è una sorta di guida della generazione y cinese, ma è anche un modo – proprio per la sua formula di racconto diario – per scoprire la cultura di questo paese (ad esempio quanto la politica del figlio unico abbia condizionato le famiglie), la vita molto diversa tra campagna e città e i cambiamenti radicali che hanno trasformato la società negli ultimi anni.
Consiglio: One Child Nation, doc del 2019 diretto da Nanfu Wang e Jialing Zhang, incentrato sulle conseguenze della politica del figlio unico in Cina (trovato su prime video)
Lanterne in volo – Alec Ash
Senza nessuna pretesa di esaustività, Alec Ash ricostruisce la vita di sei millennials cinesi dalla loro nascita fino ali loro 30 anni. I sei personaggi hanno in comune di essere approdati a Pechino a un certo punto del loro percorso e di aver acconsentito a raccontare la propria storia. Il punto forte di questo reportage narrativo è la fluidità con cui Ash alterna le storie personali e gli approfondimenti sulla politica, la musica, la cultura, il lavoro. Un libro da leggere con una matita e un motore di ricerca a portata di mano per continuare a documentarsi anche oltre le sue pagine
Tutto quello che so sull’amore – Dolly Alderton
Il memoir di Dolly Alderton, vincitore del National Book Award, è un libro divertente. Si parla di cose normali: amicizia, delusioni, sesso, amori che salvano o annientano, la famiglia. Ambientato tra Londra e Exeter (dove Dolly frequenta l’università) ci racconta con un mix di eccessi (ma anche una vera e propria autodistruzione), ironia e operazioni nostalgia (ci ricordiamo no il buon caro MSN?) il percorso di vita di una donna che sta per compiere 30 anni.
La valle oscura – Anna Wiener
Anna Wiener, hipster newyorkese, si trasferisce a San Francisco per lavorare al servizio clienti di una startup che fa analisi dati. “La valle oscura” è una ricostruzione dettagliata dell’esperienza dell’autrice. Partendo dalle abitudini alimentari, l’abbigliamento, i riferimenti culturali, Wiener descrive un ambiente popolato da programmatori, ingegneri, investitori e pochissime donne. Imperdibile se siete interessati al rapporto tra Millennials e lavoro, alle nuove frontiere dell’industria tecnologica e se ancora vi state chiedendo cosa s’intende per “toxic culture”.
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Il profilo dell’altra – Irene Graziosi
Dopo la morte della sorella Eva, Maia si trasferisce a Milano insieme al suo compagno. Abbandona gli studi e la sua vita è scandita da Law and Order SVU e il lavoro di barista sotto casa, al Galeone. Gloria invece è un’influencer, ha 18 anni e vive una vita “perfetta”. Maia inizia a lavorare per Gloria e la relazione tra le due diventa intensa e complicata. Mondo virtuale, precariato, identità. Donne tridimensionali e uomini che non ne escono benissimo. Ottimi elementi per il romanzo d’esordio di Graziosi, fondatrice insieme a Sofia Viscardi di Venti (ogni tanto mentre si legge il libro è impossibile non pensare a questo incontro reale).
Qui Irene Graziosi presenta il suo libro